Ciclo di lavorazione

Il ciclo di lavorazione (o anche cartellino di lavorazione) è una successione ordinata e razionale di operazioni necessaria per trasformare un prodotto grezzo o una o più materie prime o componenti in un secondo prodotto (di maggior valore).

Il ciclo di lavorazione viene solitamente riportato, per le lavorazioni artigianali e industriali del settore meccanico, sul cosiddetto “foglio di lavorazione” o “cartellino di lavorazione”, affichè il ciclo sia ripetibile e controllabile.

AIUTO PER LA COMPILAZIONE

NOME DELLA FASE: nome convenzionale attribuito alla fase di lavoro
Descrizione: può contenere un elenco dettagliato delle operazioni da eseguire
MACCHINA / LAVORAZIONE: indicare l’operazione, la lavorazione o la macchina utilizzata in questa fase del ciclo. Selezionare dalla lista di pozioni disponibili
TIOPO DI OP.: tipo di operazione LAV (lavorazione), ATT (attrezzaggio), MAG (operazione di prelievo o versamento a magazzino) CON (operazione di controllo)
COSTO A MISURA O A CORPO: indica se la lavorazione ha un costo per pezzo (a MISURA) o per lotto (a CORPO). (L’attrezzaggio ad esempio è un’operazione che viene applicata a corpo)
MOLTIPLICATORE COSTO FASE: moltiplicatore del costo standard per la lavorazione in oggetto. Ad esempio se inserito 1.5 la lavorazione di fresatura viene stimata ad un costo superiore del 50% rispoetto al costo standard normalmente applicato.

Distinta base (DI.BA. o B.O.M.)

Una distinta base, acronimo Di.ba. (o in inglese Bill of Materials – BOM), è l’elenco di tutti i componenti, sottoassiemi, semilavorati e materie prime necessari per realizzare un prodotto.

Una distinta base è organizzata gerarchicamente, e si rappresenta come un albero avente alla radice il prodotto finito, ed, a scendere nei vari livelli, i sottoassiemi, i semilavorati e le materie prime.

Un conponente COD.COMP. (ID_PRT) facente parte di un assieme avrà quindi un padre (ID_PRT_PADRE). Per convenzione se un componente ha come padre se stesso rappresenta la radice dell’alberp


ESEMPIO:

  1. Componente A (Radice)
    1. Componente A.1 [1 pz.]
      1. Componente A.1.1 [1 pz.]
      2. Componente A.1.2 [2 pz.]
    2. Componente A.2 [3 Kg]
    3. Componente A.3 [10 m]

Ecco un esempio con un oggetto a noi comune:

Un vantaggio derivante dall’utilizzo della distinta risiede nella possibilità di poter conoscere analiticamente quali e quanti componenti sono necessari per realizzare un determinato prodotto permettendo di pianificarne il ri-approvvigionamento.

DUPLICAZIONE DI UNA DISTINTA

Aprendo una distinta PRODUZIONE > DISTINTE digitare il nome della distinta da copiare (ad es. “bici”)

Nella lista che comparirà verranno elencate la/le distinte che rispondono a tale chiave di ricerca

Cliccando su quella desiderata si accede alla schermata della distinta:

Cliccando sul tasto DUPLICA ora sarà possibile creare un clone della nostra distinta bici specificando opportunamente il nome della nuova distinta:

Ad esempio “bici4”

E’ il caso di far notare che nell’esempio “trasmissione” (che a sua volta è un no do dell’albero) è comune

Cliccando sul bottone della FRECCETTA si creerà il dubbio se risalire verso bici o bici2 tra i quali si dovrà dunque scegliere